29 Giugno – Pulizia e sanificazione impianti HVAC
AIRsana® partecipa come relatore al seminario: “PULIZIA E SANIFICAZIONE IMPIANTI HVAC. PROTOCOLLO DI PULIZIA, NUOVI METODI E DPI
AIRsana® partecipa come relatore al seminario: “PULIZIA E SANIFICAZIONE IMPIANTI HVAC. PROTOCOLLO DI PULIZIA, NUOVI METODI E DPI
La legionella prolifera soprattutto in ambienti acquatici caldi. Il contagio avviene sempre per via aerea, esclusa la trasmissione
Un sistema di climatizzazione sporco è un ambiente ideale per la riproduzione di funghi e batteri. Fra le più pericolose ci sono le spore dell’Aspergillus fumigatus, causa dell’aspergillosi. In persone malate può avere effetti letali colonizzando il cervello e i tratti gastrointestinali. Per questo è importante una sanificazione approfondita che elimini i biofilm che vi si accumulano.
La sentiment analysis di Carbonlighthouse mostra che il 77% dei clienti di hotel scelgono dove soggiornare in base alla qualità dell’aria indoor che la struttura garantisce. Il 74% dei lavoratori a cui viene richiesto di tornare in ufficio, lo fa più volentieri se conosce il livello di qualità dell’aria che vi troverà.
Mentre in ospedale il climatizzatore crea un flusso d’aria che espelle gli agenti patogeni dalle camere verso l’esterno, nelle strutture comunitarie il flusso d’aria fra camere e luoghi comuni è bidirezionale. Per queste strutture l’eliminazione di virus, batteri e muffe è fatta ricircolando l’aria attraverso i filtri HEPA. Se il flusso è ostruito, il ricircolo non riesce a garantire la salubrità degli ambienti.
Se gli impianti aeraulici non sono adeguatamente gestiti, possono diffondere nell’ambiente inquinanti di varia natura: microrganismi patogeni, allergeni, polveri, fibre e agenti chimici. Pertanto, l’impianto può divenire una fonte di rischio per gli occupanti e per i tecnici impegnati in eventuali operazioni di manutenzione e pulizia.
Il vapore, in quanto fonte di calore, ha numerosi effetti sulla vitalità dei microrganismi: dalla conversione delle proteine alla destrutturazione degli acidi nucleici alla destabilizzazione delle membrane cellulari, ecc
La procedura per una corretta sanificazione, secondo AREA, comporta l’uso di adeguati DPI Dispositivi di Protezione Individuale, e una precisa sequenza di operazioni che minimizzino la dispersione di contaminanti biologici.
La sanificazione e manutenzione di impianti di climatizzazione HVAC & R comporta dei rischi per l’entrata in contatto con materiale a rischio biologico e chimico. L’operatore più qualificato a gestire questi alti rischi è il “frigorista” munito di patentino F-Gas.
Molto a giudicare da test di laboratorio internazionali. A temperature di 160° o 180° il vapore è in grado di inattivare i virus termosensibili come i coronavirus in pochi secondi. La carica infettiva si riduce di 10 volte in un decimo di secondo e già a 80° il trattamento a vapore è in grado di assicurare la completa inattivazione.