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Ricarica gas condizionatori: quando serve, come funziona e costi

La ricarica gas condizionatori è un intervento spesso richiesto dagli utenti, ma non sempre è realmente necessario. Il gas refrigerante è infatti contenuto in un circuito chiuso che, se integro, non dovrebbe esaurirsi. Tuttavia, con il tempo possono verificarsi micro-perdite o cali di efficienza che richiedono la ricarica e la verifica del sistema. In questo articolo vedremo quando serve ricaricare, quali sono i costi, le normative da rispettare e le implicazioni legate alla sostenibilità e alla normativa ESG.

Cos’è il gas refrigerante

Il gas refrigerante è il fluido che consente al climatizzatore di raffrescare (o riscaldare) l’ambiente. Scorre all’interno di un circuito chiuso, passando dallo stato liquido a quello gassoso e viceversa. In base al modello di climatizzatore e all’anno di produzione, possono essere utilizzati refrigeranti diversi, tra cui i più diffusi R-410A, R-32 e, più recentemente, alternative a basso GWP (Global Warming Potential).

Tecnico impegnato su motocondensante esterna in operazione di ricarica gas condizionatori

Quando serve la ricarica gas condizionatori

Contrariamente a quanto si crede, la ricarica non è un’operazione periodica obbligatoria: il gas non si consuma con l’uso. È necessaria solo se ci sono anomalie. Ecco i segnali principali:

  • Calo delle prestazioni: il condizionatore rinfresca meno di prima.
  • Aumento dei consumi: l’impianto resta acceso più a lungo per raggiungere la temperatura.
  • Rumori anomali o funzionamento irregolare.
  • Ghiaccio sull’unità interna o esterna.

In questi casi è necessario rivolgersi a un tecnico abilitato che verifichi la presenza di perdite e, solo se necessario, proceda alla ricarica del gas refrigerante.
Durante il controllo, il tecnico può anche verificare lo stato dei filtri e consigliare la loro pulizia o sostituzione, a seconda del materiale e delle indicazioni del costruttore.

Come funziona la ricarica gas condizionatori

La procedura è semplice ma deve essere eseguita da un tecnico certificato e con strumenti idonei:

  • Controllo dell’impianto con strumenti di diagnosi per individuare eventuali perdite.
  • Riparazione e test di tenuta del circuito.
  • Esecuzione del vuoto tecnico prima della ricarica per rimuovere umidità o residui d’aria.
  • Ricarica con il gas previsto dal costruttore, in conformità con il Regolamento (UE) 2024/573.
  • Verifica finale delle pressioni, delle temperature e della resa frigorifera.

Solo un tecnico in possesso di patentino F-Gas può eseguire queste operazioni. È vietato ricaricare o manipolare il gas senza certificazione, poiché comporta rischi e sanzioni.

Normativa vigente sulla ricarica gas condizionatori

A livello europeo è in vigore il Regolamento (UE) 2024/573 che disciplina l’uso dei gas fluorurati a effetto serra (F-gas). Le novità più importanti riguardano:

  • Riduzione progressiva dei refrigeranti ad alto GWP.
  • Obbligo di utilizzo di tecnici certificati per installazione e manutenzione.
  • Obbligo di recupero e smaltimento corretto del gas esausto.

In Italia, inoltre, si applicano le disposizioni del D.P.R. 74/2013 per la manutenzione degli impianti e l’uso del libretto di impianto. La ricarica senza certificazione non solo è rischiosa, ma comporta anche sanzioni.

Costi della ricarica gas condizionatori

Il prezzo può variare in base a diversi fattori:

  • Tipo di gas: i refrigeranti più moderni (R-32) hanno costi differenti rispetto al R-410A.
  • Quantità di gas necessaria: dipende dalla capacità dell’impianto (dimensione impianto).
  • Manodopera: il costo del tecnico e dell’intervento.

Indicativamente, una ricarica gas condizionatori può costare dai 70 ai 150 euro per impianti domestici. È sempre consigliabile chiedere un preventivo dettagliato.

ESG e sostenibilità: perché la ricarica non va sottovalutata

La gestione del gas refrigerante ha un impatto diretto sugli obiettivi ESG:

  • Environmental: ridurre le perdite significa limitare le emissioni di gas serra e abbassare l’impatto climatico dell’impianto.
  • Social: garantire aria pulita e un ambiente confortevole è un beneficio per la salute degli occupanti.
  • Governance: rispettare le normative F-gas e mantenere la documentazione aggiornata migliora la compliance aziendale e riduce i rischi legali.

Per le aziende, includere la manutenzione e la gestione responsabile dei climatizzatori nei report ESG è una buona pratica che unisce sostenibilità e trasparenza.

Un approccio corretto alla manutenzione e alla ricarica dei climatizzatori riduce consumi, perdite e impatti ambientali.
AIRsana promuove un modello di assistenza basato su sicurezza, efficienza e sostenibilità, in linea con i principi ESG e con la normativa F-Gas europea.

Consigli pratici per evitare ricariche frequenti

  • Effettua controlli periodici con tecnici certificati.
  • Controlla e pulisci o sostituisci i filtri almeno una volta al mese durante l’alta stagione, secondo le indicazioni del produttore. I filtri in rete plastica o metallica possono essere lavati e riutilizzati; quelli in altri materiali vanno sostituiti periodicamente per mantenere l’efficienza e la qualità dell’aria.
  • Proteggi l’unità esterna da urti e agenti atmosferici.
  • Non forzare il climatizzatore con temperature troppo basse.

Conclusione

La ricarica gas condizionatori non è un’operazione di routine, ma un intervento da eseguire solo quando necessario e sempre da parte di professionisti certificati. Con controlli regolari, manutenzione ordinaria e un uso responsabile, il tuo impianto durerà di più, consumerà meno e sarà conforme alle normative europee. Se noti cali di efficienza, contatta subito un centro assistenza climatizzatori autorizzato per una diagnosi completa.


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