La manutenzione regolare è fondamentale
per respirare sano.
Dei 20.000 respiri che facciamo quotidianamente, il 90% lo facciamo in luoghi chiusi: uffici, abitazioni, locali aperti al pubblico.
Fonte: Istituto Veronesi
Per questo il nostro benessere dipende dai sistemi di climatizzazione e condizionamento.
Ci affidiamo alla loro capacità di offrire una temperature confortevole e un livello di umidità controllato, e anche alla capacità di controllare il livello di sostanze inquinanti e agenti patogeni, tramite la gestione del ricambio dell'aria.
Dove il ricambio dell'aria non è automatizzato, è buona norma assicurarlo anche con la semplice apertura delle finestre.
Quando le finestre sono chiuse, la qualità dell'aria dipende sensibilmente dalla cura con cui è gestito il sistema di climatizzazione.
Con il D.Lgs. 81/2008 - Tutela del microclima per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro -
il legislatore ha fornito indicazioni precise con gli articoli:
Le indicazioni in esso contenute sono paragonabili ai risultati di studi da parte degli Enti Americani preposti alla Qualità dell'Aria, che stimano pari al 33% la maggior produttività legata al miglioramento della salute delle persone che vivono in ambienti indoor.
Ecco le principali cose da tenere presente:
É buona norma procedere alla manutenzione dei sistemi di climatizzazione prima dell'avvio stagionale.
L'uso durante la stagione estiva, in cui l'aria è più umida e gli impianti freddi, può dar luogo a delle condense in punti locali e nelle vaschette di raccolta.
Queste condense sono generalemente asciugate dal' utilizzo dell'impianot, ma sono un punto di accumulo di sporcizia.
Durante la stagione estiva infatti ci sono minori piogge e un contemporaneo aumento di pollini e sostanze volatili che finiscono col depositarsi nelle pozze di condensa e negli scmbiatori.
Durante la stagione invernale i depositi non interessano la vaschetta di raccolta condensa nè la batteria di scambio termico in quanto è riscaldata.
Ci sarà invece un aumento del deposito di polveri sottili e particolato, dovuto al fatto di avere una minore ventilazione naturale.
Per sistemi in ambienti particolarmente contaminati ( centro città, zone industriali, prossimità di allevamenti a zootecnia intensiva )
potrebbe essere utile pensare di intervenire ogni 3 mesi.
La manutenzione, pulizia e sanificazione dei sistemi di condizionamento a monte della stagione, permetterà inoltre di individuare eventuali riparazioni su cablaggi, tubature, sistemi di controllo etc. che mai come ora è bene effettuare preventivamente.
Trovarsi in lock-down o non ricevere assitenza per la scarsa circolazione dei ricambi è una possibilità - purtroppo - tutt'altro che remota.
Per la piccola manutenzione ordinaria, possiamo fare da noi seguendo le istruzioni del produttore.
Per la manutenzione e sanificazione stagionale, è bene ricorre a un professionista:
É impossibile fare un elenco dettagliato di cosa controllare e ripristinare su un sistema complesso come può essere un sistema di condizionamento.
Possiamo però porre l'attenzione ad alcuni sintomi di malfunzionamento:
Questi sintomi si rilevano in tutti gli impianti:
Infine, un professionista dovrebbe prestare attenzione anche ad altri elementi della gestione dell'aria indoor:
Dopo aver ispezionato il sistema di condizionamento e misuratone il flusso d'aria e la potenza assorbita con specifici strumenti, si può passare alla sanificazione dell'unità.
Questo intervento viene fatto con diverse modalità:
Per una manutenzione e sanificazione brevettata
dei tuoi sistemi di climatizzazione